NUOVA DUSTER: SEMPRE TOSTA, MA PIU’ TECNOLOGICA

FULL HYBRID DA 140 CV, MILD DA 130 , 4X4, ECO-G DA 100 CV

La Duster è indubbiamente il prodotto Dacia più noto, almeno qui in Italia. Dall’anno della sua commercializzazione (2010) ad oggi, qui da noi ne girano più di 300.000 ed oltre 2.2 milioni nel mondo. Oggi, questo tostissimo Suv arriva alla sua 3° generazione, un aggiornamento totale, visto che si sviluppa sulla nuova piattaforma del gruppo CMF-B. Il look, anche se non proprio identico, è perfettamente riconoscibile: cambia il frontale, dove si nota una nuova fascia nera, che incorpora il nuovo logo ed i fari anteriori con disegno ad “Y” (una sorta di elemento identificativo, che troviamo anche all’interno); ci sono fasce di protezione laterali, in basso e sulla parte anteriore degli sportelli, realizzate in Starkle; il posteriore è caratterizzato da fari con firma luminosa in 3D; non mancano le barre sul tetto. Resta ovviamente in gamma la versione più iconica, la 4×4, che si distingue per un paraurti più smussato (garantisce un migliore angolo di attacco). Ora approfondiamo due soluzioni interessanti: lo Starkle, un materiale realizzato con il 20% di plastiche riciclate e riciclabile al 100%, volutamente utilizzato così com’è, non verniciato, molto resistente ad urti ed usura; “YouClip”, un accessorio, che si applica a punti di fissaggio già installati a bordo (ce ne sono fino a 6, secondo allestimenti) e serve per appendere ed agganciare di tutto, dagli abiti al tablet, ovviamente anche lo smartphone. La lunghezza resta a 4,34 m, ma la larghezza arriva a 1.81 m e l’altezza cala leggermente a 1,66 m, per un bagagliaio, con i posteriori su, da 472 litri. In gamma motori non c’è più il mitico diesel, ma per chi macina km resta l’ECO-G, un 1.0 Gpl/benzina, 3 cilindri da 100 Cv, dotato di 2 serbatoi da 50 litri, tra gas e benzina, capace di un’autonomia totale di circa 1.300 km. Il top di gamma è sicuramente la full-hybrid, che monta il consolidato Etech da 140 Cv, lo stesso già adottato dal Jogger, che abbina un 1.6 benzina 4 cilindri, da 90 Cv, accoppiato ad un elettrico da 50 Cv, più un potente starter/generatore ad alta tensione, per un totale di 140 Cv. Il cambio, come da consuetudine Renault, è un automatico che va con prima e seconda in elettrico, più altri 4 rapporti, quando entra il termico. Nuovo il 3 cilindri 1.2 cmc, ad iniezione diretta, benzina, da 130 Cv, un ciclo Miller mild hybrid da 48V, montato anche sulla 4×4. Per quanto riguarda l’integrale, migliorano un pochino angoli di dosso, attacco ed uscita ed arriva anche un po’ di elettronica per la gestione della trazione, che ora comprende 5 step: oltre alle modalità auto, eco ed off-road (il tradizionale look), arrivano anche mud/sand (fango e sabbia) e snow (neve e bagnato in genere) e c’è anche il controllo automatico della velocità in discesa. In quanto ad Adas non manca nulla, dalla frenata automatica di emergenza, al sistema di monitoraggio dell’attenzione del conducente. Gli allestimenti sono 4: Essenzial, Expression, Extreme e Journey (questi ultimi due si differenziano per i contenuti, più o meno votati all’out door o al comfort in viaggio). La nuova Duster arriverà la prossima primavera, con un primo ingresso, che dovrebbe stare sotto i 20.000 euro.

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